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Protesi Fissa in Età Avanzata

L’avanzare dell’età è spesso sinonimo di perdita dei denti parziale o totale che nella maggior parte dei casi si accompagna ad un deficit osseo mascellare e mandibolare. Ciò comporta, oltre a problemi della masticazione, un precoce invecchiamento del volto legato ad un crollo dei tessuti del labbro superiore ed inferiore da mancanza dei denti e del sostegno osseo. La perdita dei denti spesso viene trattata con la protesi mobile, meglio conosciuta come dentiera, che si indossa durante il giorno e si toglie la notte. Questa nonostante i notevoli passi avanti per quanto riguarda le tecniche di confezionamento e del materiale utilizzato, presenta notevoli svantaggi. Se da un lato si presenta come una soluzione veloce da realizzare e da un costo contenuto, dall’altro la sua mobilità, il deposito di cibo all’interno di essa e la perdita dei sapori rappresentano per il paziente un notevole discomfort.

È possibile sostituire una dentiera con una protesi fissa?

La risposta non può prescindere da un’accurata valutazione clinica e radiologica.

Con l’avanzare dell’età, e soprattutto nei pazienti che non indossano la dentiera da un lungo periodo, si va incontro ad un riassorbimento osseo mascellare e mandibolare.

Questo comporta una diminuzione del volume osseo residuo, l’impossibilità di ricorrere ad un intervento di implantologia e quindi ad una soluzione protesica fissa.

Per poter sostituire una dentiera con una protesi fissa , condizione necessaria, è la presenza di un numero sufficiente di impianti dentali, che ne permettano la realizzazione.

Quale esame radiologico è necessario per valutare la quantità d'osso?

La tac conebeam è l’esame fondamentale per la valutazione del volume osseo mandibolare e mascellare.

Può essere svolto lo stesso giorno della visita grazie alla presenza all’interno dello studio del macchinario  di ultima generazione che ne permette l’esecuzione.

Attraverso lo studio nei tre piani dello spazio, è possibile valutare l’esatta quantità di osso a livello anteriore e posteriore, così da poter programmare, qualora fosse insufficiente, un innesto di osso.

Inoltre lo stesso esame ci da importanti informazioni sulla qualità dell’osso, dato anch’esso importante per la scelta del tipo di impianto dentale da utilizzare.

Quali sono le soluzioni protesiche fisse realizzabili?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La soluzione protesica realizzabile dipende dal numero di impianti dentali presenti.

A grandi linee due le principali tipologie: overdenture, protesi Toronto,  e circolare in ceramica.

L’ Overdenture è  una protesi dentaria fissa rimovibile, priva di palato e pertanto meno ingombrante rispetto ad una protesi mobile.

E’ costituita da due parti: l’impianto fisso, con “attacco a pallina”, nella bocca del paziente e la parte rimovibile costituita dalla protesi.

Gli impianti rimangono fissi nelle loro sedi, mentre denti e gengiva artificiali possono essere staccati per essere puliti agevolmente.

L’overdenture rappresenta una scelta affidabile ed economica indicata per quei pazienti che non vogliono sottoporsi ad interventi di innesto osseo o posizionamento di un numero di impianti sufficienti per optare per le altre due soluzioni.

La Toronto è una protesi fissa avvitata su 4 o 6 impianti che permette di sostituire un’intera arcata dentale, è dotata di flangia, ovvero di una sorta di gengiva finta.

Molti pazienti appena ne scoprono l’esistenza, si preoccupano per il fatto che le altre persone possano accorgersi della linea che la separa dalla gengiva naturale.

Questa rimane al di sotto della linea del sorriso e quindi non visibile: risulta pertanto difficile che l’interlocutore si accorga della sua esistenza.

Di contro la flangia rappresenta invece il “punto di forza” di questa soluzione protesica, in quanto permette il recupero della dimensione sagittale (profilo) e verticale (frontale) persa a causa del riassorbimento osseo e responsabile dell’aspetto vecchiegiante caratteristico dei pazienti edentuli.

Questa soluzione protesica permette un eccellente risultato estetico oltre che il ripristino di una buona masticazione.

Qualore invece si optasse per una ricostruzione del volume osseo mascellare e mandibolare mediante innesti, si potranno posizionare un numero sufficiente di impianti che permetterà il confezionamento della classica conosciuta “protesi fissa” in ceramica.

Soluzione con grande impatto estetico e funzionale.

 

 

Come si svolge l'intervento?

Sia che si ricorra ad un intervento di implantologia che di innesto osseo, è importante valutare in primis le condizioni cliniche generali del paziente e l’eventuale presenza di controindicazioni.

Per poi procede all’intervento chirurgico, che può essere eseguito in anestesia locale o, se richiesto dal paziente o qualora l’intervento preveda l’innesto di osso, in sedazione cosciente con l’anestesista del team.

In entrambi i casi si puo’ svolgere in regime ambulatoriale e non prevede notti di degenza.

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È possibile sostituire una dentiera con una protesi fissa?

La risposta non può prescindere da un’accurata valutazione clinica e radiologica.

Con l’avanzare dell’età, e soprattutto nei pazienti che non indossano la dentiera da un lungo periodo, si va incontro ad un riassorbimento osseo mascellare e mandibolare.

Questo comporta una diminuzione del volume osseo residuo, l’impossibilità di ricorrere ad un intervento di implantologia e quindi ad una soluzione protesica fissa.

Per poter sostituire una dentiera con una protesi fissa , condizione necessaria, è la presenza di un numero sufficiente di impianti dentali, che ne permettano la realizzazione.

Quale esame radiologico è necessario per valutare la quantità d'osso?

La tac conebeam è l’esame fondamentale per la valutazione del volume osseo mandibolare e mascellare.

Può essere svolto lo stesso giorno della visita grazie alla presenza all’interno dello studio del macchinario  di ultima generazione che ne permette l’esecuzione.

Attraverso lo studio nei tre piani dello spazio, è possibile valutare l’esatta quantità di osso a livello anteriore e posteriore, così da poter programmare, qualora fosse insufficiente, un innesto di osso.

Inoltre lo stesso esame ci da importanti informazioni sulla qualità dell’osso, dato anch’esso importante per la scelta del tipo di impianto dentale da utilizzare.

Quali sono le soluzioni protesiche fisse realizzabili?

La soluzione protesica realizzabile dipende dal numero di impianti dentali presenti.

A grandi linee due le principali tipologie: overdenture, protesi Toronto, e circolare in ceramica.

L’ Overdenture è  una protesi dentaria fissa rimovibile, priva di palato e pertanto meno ingombrante rispetto ad una protesi mobile.

E’ costituita da due parti: l’impianto fisso, con “attacco a pallina”, nella bocca del paziente e la parte rimovibile costituita dalla protesi

Gli impianti rimangono fissi nelle loro sedi, mentre denti e gengiva artificiali possono essere staccati per essere puliti agevolmente.

L’overdenture rappresenta una scelta affidabile ed economica indicata per quei pazienti che non vogliono sottoporsi ad interventi di innesto osseo o posizionamento di un numero di impianti sufficienti per optare per le altre due soluzioni.

La Toronto è una protesi fissa avvitata su 4 o 6 impianti che permette di sostituire un’intera arcata dentale, è dotata di flangia, ovvero di una sorta di gengiva finta.

Molti pazienti appena ne scoprono l’esistenza, si preoccupano per il fatto che le altre persone possano accorgersi della linea che la separa dalla gengiva naturale.

Questa rimane al di sotto della linea del sorriso e quindi non visibile: risulta pertanto difficile che l’interlocutore si accorga della sua esistenza.

Di contro la flangia rappresenta invece il “punto di forza” di questa soluzione protesica, in quanto permette il recupero della dimensione sagittale (profilo) e verticale (frontale) persa a causa del riassorbimento osseo e responsabile dell’aspetto vecchieggiante caratteristico dei pazienti edentuli.

Questa soluzione protesica permette un eccellente risultato estetico oltre che il ripristino di una buona masticazione.

Qualore invece si optasse per una ricostruzione del volume osseo mascellare e mandibolare mediante innesti, si potranno posizionare un numero sufficiente di impianti che permetterà il confezionamento della classica conosciuta “protesi fissa” in ceramica.

Soluzione con grande impatto estetico e funzionale.

Come si svolge l'intervento?

Sia che si ricorra ad un intervento di implantologia che di innesto osseo, è importante valutare in primis le condizioni cliniche generali del paziente e l’eventuale presenza di controindicazioni.
Per poi procede all’intervento chirurgico, che può essere eseguito in anestesia locale o,  se richiesto dal paziente o qualora l’intervento preveda l’innesto di osso, in sedazione cosciente con l’anestesista del team. In entrambi i casi si puo’ svolgere in regime ambulatoriale e non prevede notti di degenza.

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